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La Conferenza Unificata, nella seduta del 4 marzo 2019 ha esaminato lo schema di decreto interministeriale che ammette gli stabilimenti termali, inclusi quelli annessi agli alberghi, a fruire del credito d’imposta per la riqualificazione.

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato anche per la realizzazione di piscine termali e per l’acquisizione di attrezzature ed apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali.

Le risorse complessivamente disponibili sono pari a 120 milioni di euro. Ogni impresa potrà richiedere sino al 65% degli investimenti effettuati nel 2018, per un importo massimo di duecentomila euro.

Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme, il sindacato italiano delle località e delle imprese termali e del benessere, “evidenzia l’importanza dello strumento, che favorisce gli investimenti in un settore fortemente esposto alla concorrenza internazionale. Le località termali costituiscono una componente essenziale del sistema turistico italiano ed ogni anno ospitano quasi tredici milioni di presenze negli esercizi ricettivi, di cui sei milioni relativi a turisti stranieri.”

Nel rammentare che le istanze per il riconoscimento del tax credit devono essere caricate sul portale del MIPAAFT, in attesa del clickday fissato per il 3 aprile, Boaretto sottolinea che “il sistema Federalberghi da tempo si batte per superare questo meccanismo, una sorta di lotteria che finisce per premiare chi ha accesso alla connessione internet più veloce. Chiediamo che le risorse disponibili siano aumentate, per consentire a tutte le imprese che investono di fruire del beneficio”.

Boaretto conclude auspicando che “questa misura sia seguita presto da ulteriori segnali di attenzione verso il termalismo, che da anni è in attesa di una legge quadro che ne accompagni e ne sostenga lo sviluppo”.

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